06/12/2018

Polisonnografia, Poligrafia Cardiorespiratoria o Monitoraggio Cardiorespiratorio?

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La polisonnografia è considerato il “gold standard” per lo studio del sonno e dei suoi disturbi. Richiede l’applicazione di elettrodi per la registrazione dell’attività elettrica cerebrale, dei movimenti oculari e dei muscoli sottomentonieri per studiare le varie fasi del sonno. Vengono inoltre applicati sensori per lo studio della respirazione (flusso oronasale, movimenti toracici ed addominali, russamento), dell’attività cardiaca (Ecg), della saturazione di ossigeno (pulsossimetria), i movimenti degli arti ed il sensore di posizione corporea. E’ un esame non invasivo, ma richiede tempo ed ha costi elevati.

Poligrafia Cardiorespiratoria, Monitoraggio Cardiorespiratorio o Home Sleep Test
Data la elevata prevalenza di apnee ostruttive nel sonno, si è stabilito di effettuare l’esame con un numero minore di sensori, in pratica non si applicano gli elettrodi che studiano il sonno (attività elettrica cerebrale, movimenti oculari, muscoli sottomentonieri), per questo non può essere definito polisonnografia. L’esame richiede meno tempo sia per la fase di preparazione che di refertazione e quindi ha dei costi più contenuti, ma è meno affidabile della polisonnografia.


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