21/02/2020

BIO-NEUROFEEDBACK e DISTURBI DEL SONNO

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Giuseppe Sacco
(Psicologo Clinico e del Lavoro
già Docente di Psicologia Università di Siena
Presidente Libra Associazione Scientifica, Roma)


Che cos’è il Bio-Neurofeedback
Il Biofeedback (BF) è una metodologia che consente a un individuo di apprendere l’autoregolazione di alcuni processi fisiologici al fine di migliorare la salute e le prestazioni (Sacco, 2016)
Apparecchiature adeguate misurano con precisione attività fisiologiche come la funzione cardiaca, la respirazione, l’attività muscolare, la temperatura cutanea e le onde cerebrali (Neurofeedback). Tali apparecchiature forniscono con rapidità e accuratezza un “feedback” al soggetto dell’attività scelta (Yucha, Montgomery, 2008).
La ricerca mostra che il BF, da solo e in combinazione con altre terapie, è efficace per il trattamento di una varietà di disturbi psicofisiologici, che vanno dal mal di testa ai disturbi del sonno, all’ipertensione essenziale, ai disturbi temporo-mandibolari e i disturbi dell’attenzione, ecc. (Sacco, 2020, in press)
La presentazione dell’informazione di “feedback”, spesso in concomitanza con modificazioni cognitive, emotive e comportamentali, favorisce i cambiamenti fisiologici desiderati.
Nel corso del tempo, questi cambiamenti possono perdurare senza l’uso continuato dell’apparecchiatura, responsabilizzando maggiormente l’individuo ad assumere un ruolo più attivo nel mantenimento della salute personale e dell’integrazione “mentecorpo” (Sacco, Testa, 2009).
Il Neurofeedback (NF) è una specializzazione all’interno del campo del BF che si serve delle onde cerebrali rilevate attraverso l’elettroencefalogramma.
Bio-Neurofeedback (BNF) e Disturbi del Sonno
Numerosi studi scientifici hanno da decenni posto in rilievo l’importanza centrale del sonno per la salute e il benessere psicofisico degli esseri umani (per es, Dement, 2000).
L'American Academy of Sleep Medicine (2014) ha raccomandato BF e rilassamento muscolare progressivo per l'insonnia. Anche la American Sleep Disorders Association Task Force ha raccomandato interventi psicologici e comportamentali sia per l’insonnia primaria che secondaria. All’interno di queste indicazioni era incluso anche il BNF.
Altri studi hanno indicato Terapie di rilassamento, BNF e Terapia Cognitivo-Comportamentale per opzioni non farmacologiche nel trattamento dei Disturbi del Sonno (Morin et al, 2007)
Il BNF è usato per l’apprendimento dell’autoregolazione emozionale consapevole. Le modalità di BNF che possono essere utilizzate per favorire la regolazione del sonno sono (Sacco, Testa, 2012):
➢ sEMG-BF (biofeedback elettromiografico di superficie),
➢ HRV (variabilità della frequenza cardiaca)
➢ Respirazione
➢ Thermal-BF (biofeedback termico periferico)
➢ EDA-BF (biofeedback dell’attività elettrica cutanea)
➢ EEG (elettroencefalografia-onde cerebrali).
La logica è che il paziente può avere difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno perché il suo Sistema Nervoso (SN), in particolare la branca del Sistema Simpatico, è ancora in uno stato di allerta o iper-attivato e questo contrasta con l’addormentamento.
In tal caso, il SN dovrebbe rimodularsi attivando il Parasimpatico e de-attivando il Simpatico per facilitare il sonno. Con le metodologie di BNF sono possibili delle modificazioni nei livelli di attività muscolare, della respirazione, nella frequenza
cardiaca, ecc., oppure nelle onde cerebrali, per facilitare la risposta di calma e rilassamento, condizione indispensabile per favorire l’addormentamento.
Con l’impiego di protocolli specifici, è possibile apprendere ad autoregolare le risposte periferiche iper attivate che ostacolano il sonno e alla fine delle esercitazioni sarà possibile per il paziente replicare in autonomia e senza l’uso dell’apparecchiatura le abilità di autoregolazione del SN apprese.
In particolare, quando indicato, l’allenamento col NF, cioè il BF delle onde cerebrali, può aiutare con l'insonnia, con il mantenimento del sonno limitando i risvegli durante la notte e migliorando la qualità del sonno, per mezzo della regolazione delle frequenze d’onda cerebrali
I sensori registrano l'attività elettrica prodotta dal cervello in siti selezionati. Un feedback visivo e / o uditivo da un computer, segnala al soggetto quando i modelli prodotti raggiungono gli obiettivi stabiliti dal trainer (rinforzo). Il cervello apprende così a produrre più spesso gli schemi di frequenza d’onda desiderati.
La variabilità della frequenza cardiaca (HRV-BF) è un'altra modalità di BF che misura l'attività della frequenza cardiaca e, a seconda dell’apparecchiatura utilizzata, anche l’attività respiratoria. In tal modo è possibile mostrare, in tempo reale, come l'attività della frequenza cardiaca è quasi immediatamente influenzata dai cambiamenti della respirazione. Di solito al soggetto viene chiesto di respirare più a fondo e più lentamente con un ciclo respiratorio medio di circa sei respiri al minuto. Tuttavia, una maggiore precisione si ottiene misurando la frequenza individuale di risonanza respiratoria (FR) alla quale si fa successivamente allenare il soggetto. Respirando alla FR si produce un aumento della HRV che produce effetti benefici sull’organismo, in particolare bilanciando i rami del SN e favorendo così anche il processo di addormentamento. Quando richiesto, questo training può anche essere combinato con immagini positive, o altre tecniche di rilassamento, come ad esempio il Training Autogeno, e l’effetto può diventare ancora più potente. Questo è un altro modo per promuovere un sonno migliore (Hammond, 2009; Yucha, Montgomery, 2008)


References
Dement WC (2000) The Promise of Sleep.
Chesson AL, Anderson WMD, Littner M, Davila D, Hartse K, et al. (1999) Practice Parameters for the Nonpharmacologic Treatment of Chronic Insomnia. SLEEP 22: 8.
Morgenthaler T, Kramer M, Alessi C, Friedman L, Boehlecke B, et al. (2006) Practice Parameters for the Psychological and Behavioral Treatment of Insomnia: An Update. An American Academy of Sleep Medicine Report. SLEEP 29: 11.
Morin AK, Jarvis CI, Lynch AM (2007) Therapeutic options for sleep-maintenance and sleep-onset insomnia. Pharmacotherapy 27: 89-110.
Hammond CD (2009) Comprehensive Neurofeedback Bibliography. The Center for Advanced NeuroTherapy, California, USA.
Sacco G., Testa D. (2009). Psicosomatica Integrata Complessa. F. Angeli: Milano
Sacco G., Testa D. (2012). Biofeedback e Psicosomatica. F. Angeli: Milano
Sacco G. (2016). Manuale di Biofeedback e Psicofisiologia. Col cuore e col cervello: alla ricerca della mutevole armonia. Alpes: Roma
Sacco G. (a cura di) (2020, in press). Promuovere il Benessere, Trattare i Disturbi. L’ausilio del BNF per la professione psicologica. Alpes: Roma
Yucha C, Montgomery D (2008) Evidence-Based Practice in Biofeedback and Neurofeedback. Association for Applied Psychophysiology and Biofeedback (AAPB), Wheat Ridge, Colorado



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